Scarichi idrici

Ultima modifica 18 gennaio 2019

Tutti gli scarichi di qualsiasi tipo devono essere autorizzati dall'autorità competente al controllo, a seconda del tipo e del recapito finale. La normativa prevede che ogni scarico, qualunque sia il recapito dello stesso, debba ottenere l'autorizzazione dall'autorità competente. Non necessitano di autorizzazione gli scarichi "civili" in fognatura pubblica, per i quali la stessa è sostituita dalla concessione, da parte dell'autorità che gestisce la fognatura, del permesso di allacciamento alla stessa.
Se lo scarico confluisce nella pubblica fognatura dovrà essere richiesta l’autorizzazione al comune previa presentazione della domanda in triplice copia di cui una in competente bollo da Lit. 20.000. Il modello è scaricabile da questo sito "Modautscarico.pdf"
I tempi necessari al rilascio sono legati alla tempistica dell’ASL competente per redigere la relazione tecnica che è variabile, in considerazione, soprattutto, della complessità della situazione sottoposta ad esame. Rinnovo dell'autorizzazioneUn anno prima dello scadere dell'autorizzazione (durata 4 anni), l'azienda si deve attivare per chiedere il rinnovo dell'autorizzazione, seguendo la medesima procedura.Acquisizione dell'autorizzazione regionale Richiesta di autorizzazion. Per ottenere l'autorizzazione allo scarico in unità geologiche profonde (si tratta di reiniezione nella stessa falda delle acque utilizzate per scopi geotermici, delle acque di infiltrazione di miniere e cave, delle acque pompate nel corso di determinati lavori di ingegneria civile), l'impresa deve rivolgersi alla regione e presentare una domanda sulla base della modulistica appositamente predisposta.
Alla domanda deve essere allegata una relazione geologica redatta da un geologo abilitato su:

  • condizioni geologiche dell'area interessata;
  • eventuale capacità depurativa del suolo e del sottosuolo,
  • rischi di inquinamento e di alterazione della qualità delle acque sotterranee;
  • valutazione dell'adeguatezza della soluzione che prevede lo scarico in tali acque 

La relazione geologica non è necessaria qualora l'impianto, sia costruito in modo da evitare qualsiasi scarico indiretto e sia pienamente corrispondente alle norme tecniche indicate in una delibera del comitato interministeriale del 27 luglio 1984.

 

  • Istruttoria e sopralluogo
    L'istruttoria prevede un sopralluogo (indagine preventiva), effettuato da organi tecnici comprendenti anche l'A.S.L. e si protrae per qualche mese. L'indagine preventiva attiene a assetto geomorfologico, qualità delle acque, modalità di prelievo e di reiniezione.
  • Rilascio dell'autorizzazioneL'istruttoria si conclude, verificato che non vi sia pericolo di inquinamento della falda, con il rilascio dell'autorizzazione mediante decreto. L'autorizzazione contiene motivate prescrizioni tecniche, anche al fine di assicurare la tutela delle acque sotterranee e la loro qualità.
  • Rinnovo dell'autorizzazione.
    La validità dell'autorizzazione è di quattro anni. L'impresa, un anno prima della scadenza dell'autorizzazione stessa, deve chiedere il rinnovo, secondo le procedure adottate per la richiesta dell'autorizzazione.